Ripubblichiamo
le parole di Alessandro Niccoli in commento alla lettera aperta di AngeloFrosini sul Liceo Scientifico di San Miniato.
(…)
Quali valori ha trascurato il convulso processo di crescita
nelle pianure? Le frazioni, da S.Miniato basso a Ponte a Egola, alla Scala
hanno goduto di importanti opere di riqualificazione.
Qui, ora, è da
discutere il problema principe, che sta alla base di tutte le altre iniziative
e rilanci; problema fondamentale e spinoso, che a mio parere, è, oltre al
Liceo, il raddoppio del parcheggio del Cencione a San Miniato. Ad essere
generici si rischia di perdere di vista la priorità attuale per San Miniato (città),
in quanto il parcheggio, viene prima di tutto, e senza di questo, a parte i
simpatici eventi, san Miniato non si ripopola e muore invasa da automobili in
doppia fila a far commissioni. Senza dimenticare che manca anche attenzione al
controllo delle automobili in sosta, e alla loro velocità in orari in cui san
Miniato è deserta. L'altra sera tornando a piedi dal Liceo fino a S.Miniato
alle una di notte mi vedo sfrecciare le auto che dalla discesa della
Nunziatina, come per sollievo, danno giù di acceleratore, arrivando a S.Chiara
a 100 all'ora... .
A parte il
controllo delle perenni auto in sosta in Via 4 Novembre, che manca, e della
velocità nel centro storico nelle ore deserte, che manca (e che sarebbe subito
risolvibile) ritorno al problema cruciale.
Proprio
recentemente il Comune ha fatto una buona proposta di riqualificazione di p.zza
del Popolo, ma sappiamo che ciò è imprescindibile dal raddoppio del parcheggio
del Cencione. E allora che senso ha la proposta, se è inattuabile, per perdita
posti auto? Ora, il parcheggio per San Miniato è un opera fondamentale e di
vitale importanza per i cittadini (che sono i primi soggetti interessati), i
commercianti, i visitatori, la vivibilità, e mi sembra che si siano lasciati
scorrere troppi anni inutilmente stando dietro agli impegni presi e non
mantenuti dal soggetto che avrebbe dovuto adempiere: il Consorzio Etruria. Vedo
e leggo questo sui giornali, quindi non dico nulla di nuovo; tutti cercano
chiarimenti. A me la cosa sembra paradossale, proprio per la sua semplicità (ma
a questo punto c’è qualcosa nel mezzo che se ne frega dei cittadini): il
Consorsio Etruria, in contropartita alle sue obbligazioni ha già avuto
importanti benefici, e non adempie! Allora noi cittadini, dovremo sapere cosa
sta succedendo (dato che i soldi spesi sono nostri, e che l'interesse al
parcheggio è nostro e non del Consorzio o di questo o quel politico); con la
scusa che il Consorzio non adempie, il Comune rimane ingessato senza un vitale
parcheggio per decenni? C'è chi dice che il Consorzio non ha i soldi, quindi,
se non farà mai il parcheggio, deve pagare la Comunità ad un inadempimento
altrui? La cosa mi sembra intollerabile, e la soluzione c'è; non si può
aspettare. o il Consorzio inizia i lavori domani o il comune lo diffida formalmente
dandogli un termine. Dopodichè, o il Comune risolve il contratto, blocca i
pagamenti e i benefici al Consorzio (soldi che vanno persi) e poi, naturalmente
farà causa al Consorzio stesso per la restituzione/risoluzione dei pagamenti e
benefici fatti, risarcimento danni, e inevitabilmente tutte le possibili AZIONI
REVOCATORIE del caso, tese al recupero dei beni passati dal Consorzio in altre
mani compiacenti e responsabili.
Quindi,
confidando nel fatto di cessare i pagamenti al Consorzio Etruria (SOLDI PERSI),
e nel recupero dei denaro versato, il Comune deve fare il raddoppio del
Cencione autonomamente con altri mezzi, trovando altri fondi (per es. fondi
francigena - abbinando il cencione alla riqualificazione di P.zza del Popolo).
IL PROGETTO già c'è, e questa incredibile odissea del Consorzio Etruria, a cui
si da la colpa, per non fare nulla, sta mettendo in seria difficoltà tutta la
cittadinanza. Chiedo alla Consulta e ai cittadini di sollecitare il Comune,
tramite l'invio di email, la firma della petizione pubblica on-line, per una
veloce soluzione del caso, come sopra specificato: o una strada o l'altra - o
adempie o non adempie. Mi sembra che si sia arrivati ad un momento storico in
cui tutti sanno che c'è qualche interesse particolare da tutelare a scapito
della cittadinanza; vorrei che il Comune smentisca questo dubbio, o abbandoni
gli interessi particolari a se stessi. Per cui, dato il ritrovato interesse dei
cittadini per i PROPRI BENI COMUNI, data la sfiducia verso la politica, occorre
ritrovare la chiarezza tra istituzioni, cittadini e gestione di fondi e beni
comuni. Occorre che tutti partecipino attivamente, altrimenti, poi non ci
dobbiamo lamentare, o farci la guerra tra noi stessi, per il mezzo di
manipolazioni giornalistiche del pensiero espresso da questo o quel
commerciante, da questo o quel Consigliere, articoli sensazionalistici del
tipo: il Comune sospende la rata al Consorzio inadempiente. E noi che ci si
guadagna, a noi che cambia? Oppure leggiamo cose non vere: Il Comune tiene i giardini
sporchi (cosa non vera). Vorremo poter leggere, quando e se sarà: Il Comune
risolve il contratto col Consorzio Etruria, sospende per sempre pagamenti e
benefici, chiede i danni, e stipula nuovo contratto con altra impresa. Qual è
il bene comune? A questo punto, prima di tutto, la chiarezza... di e da tutte
le parti.
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